|
Asclepio
La bella Calipso tacque per qualche istante, e così fece anche Asclepio. Del resto non era mai stato un tipo di molte parole, per cui non fu affatto difficile aspettare che la sua compagnia aprisse bocca per parlare, o meglio per cambiare discorso. Di certo però non si aspettava che il discorso che ne venne poi, lo riguardasse in prima persona... Sospirò, sorridendo quasi in maniera malinconica e si voltò verso la dea accanto a lui. "Cosa vuoi che ti dica", iniziò facendo spallucce, "Forse era l'amore per la sapienza che ci accomunava, o forse era solamente il fatto che fosse a dir poco bellissima, eterea e perfetta. Ed è capitato così, lei era a pochi passi dal mare, nel regno degli uomini, probabilmente cercava di dare ispirazione a qualche poeta. E vedendola, sono rimasto... come si suol dire? Folgorato, credo. Così mi sono avvicinato, e lei ha ceduto ai miei complimenti." Sospirò ancora, terminando il suo racconto. Perchè era così che era andata; lui si era avvicinato, affascinato da tanta bellezza e tanta "arte" insieme, e lei gli aveva prestato troppa attenzione, forse. Ed era accaduto.
|